Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. (Immanuel Kant in Critica della ragion pratica).
Immanuel Kant non è certo passato alla storia come Cristiano fervente. È generalmente ritenuto un agnostico. Tuttavia, questa sua citazione presa dal suo lavoro Critica alla ragion pratica ha catturato la mia attenzione, perché le due cose che provocavano in Kant ammirazione e venerazione crescente sono due cose che nelle Sacre Scritture sono citate come aventi un ruolo chiave nel modo in cui Dio ha reso manifesta la sua esistenza all’umanità che è da Egli separata a causa del peccato.
Serrare il Regno
By Squadra Editoriale
On 23 Luglio 2014
In Commentari
Nostro Signore Gesù pronuncia otto “guai a voi” in Matteo 23, rivolto ai capi religiosi dell’epoca. Questo qui sopra li condanna per il rifiuto della libertà che Cristo portava col nuovo patto.
Il primo messaggio “formale” che Gesù predicò era preso dalla grande profezia in Isaia 61: “«Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha inviato [per guarire quelli che hanno il cuore spezzato,] per annunciare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi,” (Luca 4:18)
Più tardi, l’apostolo Paolo noterà che “prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata.” (Galati 3:23) Questi capi presuntuosi erano così innamorati della loro posizione e del loro prestigio, che si rifiutarono di gioire del fatto che “Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi” (Galati 5:1) e tennero ben chiuse le porte della prigione legalistica, persino contro coloro che rispondevano all buona novella del Regno!
È interessante notare che Gesù codannò entrambi i gruppi (Farisei e Sadducei) per lo stesso problema. Eppure essi erano diversi nella loro posizione. I Farisei potrebbero essere analoghi ai legalisti dei nostri giorni e i Sadducei ai liberali. Ambo i gruppi dichiaravano credo nella “ispirazione” (delle Scritture) ed entrambi erano orgogliosi della loro conoscenza dei testi sacri.
Il loro errore comune era la distorsione della verità di Dio con interpretazioni che offuscavano il messaggio, serrando così – a motivo della loro incredulità – le porte che conducono alla “gloriosa libertà dei figli di Dio” (Romani 8:21).
Che Dio ci tenga lontano da tale confusione.
Tradotto da Shutting the Kingdom.