Le lingue sono il solo dono dello Spirito che può essere più facilmente contraffatto. Per coloro che, senza spirito critico, ne accettano qualsiasi manifestazione come se fosse dal Signore, l’enfasi è sull’esperienza anziché sulla Parola di Dio. Eppure Pietro punta a una più salda parola profetica – Le Scritture – piuttosto che all’esperienza, persino alla luce di un’esperienza come quella sul Monte della Trasfigurazione (2 Pietro 1:16-21): “Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.” (2 Pietro 1:20-21) – The Berean Call, Apples of Gold, 5/9/2015
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Era da un po’ che volevo iniziare una serie di articoli di apologetica contro falsi credi, specialmente quelli più popolari come Islam, Testimoni di Geova, Mormonismo e New Age. Ho deciso di iniziare dall’Islam, con questo breve ma efficace ragionamento contro la veridicità del Corano. La tesi è come segue:
se si ipotizza che il Corano è vero, allora è possibile dimostrare che il Corano è falso.1
Dimostrare questa tesi porta a un assurdo logico2 ed espone, dunque, la falsità dell’Islam.