Tra tutti gli insegnanti che abbiano mai camminato su questa terra, Gesù è il più grande di tutti. Il Suo insegnamento era unico—pieno di saggezza, amore e una profonda comprensione del cuore umano. Parlava sia ai Suoi discepoli che allefolle in modo semplice e profondo, trasmettendo verità eterne attraverso parabole ed esempi quotidiani.

Una degli approcci più importanti del Suo insegnamento si concentrava sul proporre gli aspetti positivi di una lezione piuttosto che limitarsi a sottolineare ciò che era sbagliato. Questo era particolarmente vero quando insegnava ai Suoi discepoli. Un esempio lo troviamo in Luca 14:7-11, dove Gesù racconta una parabola sugli invitati a un banchetto di nozze. A prima vista, si potrebbe pensare che la parabola condanni l’orgoglio, ma il punto principale di Gesù è diverso: evidenziare i benefici dell’umiltà.

Piuttosto che limitarsi ad ammonire l’arroganza, Gesù insegna che un atteggiamento umile porta a maggiore onore ed evita imbarazzi inutili. Incoraggia le persone a scegliere l’ultimo posto, confidando nel fatto che saranno innalzate al momento opportuno. La Sua lezione non è solo un invito ad evitare la vergogna, ma ad abbracciare la benedizione che viene con la vera umiltà.

Questo metodo di insegnamento riflette un approccio biblico più ampio—uno che mette in risalto gli aspetti positivi piuttosto che semplicemente condannare quelli negativi. Un chiaro esempio di questo lo troviamo in Filippesi 4:8, dove Paolo incoraggia i credenti a concentrarsi su ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, ammirevole, eccellente e degno di lode. Questo dimostra che le azioni positive nascono da una mente che si concentra su pensieri positivi e puri.

Al contrario, Romani 7:8 offre una prospettiva diversa sulla legge: Paolo spiega che quando la legge proibisce qualcosa, spesso risveglia desideri peccaminosi piuttosto che prevenirli. Questo mostra come un approccio all’insegnamento che si limita a evidenziare gli errori possa, a volte, persino aumentare le difficoltà. Gesù, invece, ispira il cambiamento mettendo in evidenza i benefici di una vita giusta piuttosto che solo i pericoli di una vita sbagliata.

L’Approccio Diverso di Gesù con i Farisei e le Masse

Sebbene Gesù adottasse un approccio perlopiù positivo quando insegnava ai Suoi discepoli, il Suo metodo cambiava quando si rivolgeva ai Farisei o alle folle. I Farisei, chiusi nella loro autogiustificazione, avevano spesso bisogno di forti rimproveri piuttosto che di un insegnamento paziente (come in Matteo 23, dove Gesù pronuncia una serie di “guai” contro di loro). Allo stesso modo, quando parlava a grandi folle, Gesù talvolta usava un linguaggio più diretto e di ammonimento, smascherando l’ipocrisia e chiamando al ravvedimento.

Tuttavia, con i Suoi discepoli, l’insegnamento era basato sull’incoraggiamento, sulla pazienza e sul rafforzamento positivo. Li guidava verso una crescita spirituale più profonda mostrando i benefici di una vita giusta piuttosto che semplicemente ammonire contro il peccato.

Il Potere di un Approccio Positivo

Un approccio positivo nell’insegnamento non solo enfatizza i comportamenti benefici, ma comunica rispetto e amore, rendendo l’apprendimento più efficace. Al contrario, un approccio negativo è spesso percepito come giudicante, portando al rifiuto del messaggio trasmesso.

La ricerca conferma l’efficacia del rinforzo positivo nell’educazione. Uno studio condotto su 2.536 studenti di età compresa tra 5 e 12 anni in 151 classi ha rivelato che quando gli insegnanti utilizzavano il rinforzo positivo, il comportamento attento degli studenti migliorava fino al 30% (Veracross).

D’altra parte, metodi di insegnamento che si basano esclusivamente sul rinforzo negativo o sulla punizione possono avere effetti dannosi. Possono indurre gli studenti a concentrarsi più sull’evitare di essere scoperti piuttosto che sul migliorare realmente, e possono creare un senso di ingiustizia, ostacolando ulteriormente l’apprendimento (Discussione su Reddit sulla psicologia). Nelle nostre comunità spesse volte vediamo proprio questo fenomeno di persone che, sotto la costante pressione di analizzare sé stessi, tendono ad adottare atteggiamenti ipocriti e innaturali, per la paura di essere scoperti nelle proprie debolezze o mancanze. 

Conclusione

L’approccio di Gesù all’insegnamento deve ispirarci nel modo in cui leggiamo e comprendiamo la Bibbia. Egli non si limita a dire cosa non fare—ma mostra una via migliore da seguire. Le Sue parole sollevano, correggono e ci guidano verso una vita onorevole e gradita a Dio.

Allo stesso modo, quando insegniamo o condividiamo saggezza con gli altri, adottiamo un approccio positivo—uno che sia in linea con i principi biblici, che trasmetta rispetto e che incoraggi una crescita genuina.