Rivalutare il ruolo della testimonianza personale per l’evangelizzazione e la crescita personale.
Nella cultura evangelica contemporanea, l’uso della testimonianza personale nell’evangelizzazione è diventato così comune che pochi si soffermano a considerare le sue implicazioni teologiche e pratiche. Si dà quasi per scontato che per comunicare efficacemente il Vangelo, si debba raccontare la propria storia, come si era soliti essere, come si è incontrato Cristo e come è cambiato tutto. Ciò accade più spesso durante l’evangelizzazione individuale o durante eventi in chiesa, in cui i non credenti di solito vengono su invito di amici praticanti; meno nell’evangelizzazione di strada.
Tuttavia, questo approccio narrativo fa spesso appello alle emozioni e alla trasformazione soggettiva e, sebbene possa sembrare convincente in superficie, comporta un rischio significativo: può oscurare il Vangelo stesso e indurre sia l’ascoltatore sia chi parla a pensare che la salvezza riguardi principalmente l’esperienza personale piuttosto che la verità oggettiva di Cristo crocifisso e risorto.