Poiché tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio. Il Signore ti ha scelto, perché tu sia il suo popolo prediletto fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. (Deuteronomio 14:2)

Dopo l’Esodo dall’Egitto e i susseguenti quaranta anni nel deserto, Giosuè guidò Israele verso la Terra Promessa e Dio concesse a Giosuè vittoria dopo vittoria, eliminando tutti i pagani nella terra di Israele. Ma dopo che Giosuè morì, Israele non finì mai di conquistare i suoi nemici come Dio aveva comandato (Giudici 1:27-36) ed essi, adoratori di Baal, ebbero una terribile influenza su Israele, a tal punto che gli Israeliti stessi iniziarono ad adorare questo falso dio (Giudici 2:11), partecipando in orge pagane e sacrificando i propri figli! Tuttavia, tempo dopo, Israele capì il proprio peccato, se ne pentì e Dio permise ancora una volta al Suo popolo di sradicare i suoi nemici dalla Terra Promessa. Tra i più formidabili di questi nemici ci furono i Madianiti, che erano «numerosi come le locuste» e avevano un esercito di centoventimila guerrieri.

Dio chiama Gedeone a essere Giudice

Dio promise a Israele che avrebbero vinto in battaglia contro i Madianiti. Gedeone aveva solo trentaduemila uomini per combattere l’esercito madianita, ma Dio voleva che Israele vedesse la Sua potenza, e non che si vantassero della loro propria umana forza:

Il Signore disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa perché io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me, e dire: “È stata la mia mano a salvarmi”. (Giudici 7:2)

Il desiderio di Dio era che Israele si fidasse di Lui, non delle loro spade. Perciò iniziò a ridurre i ranghi delle file d’Israele; prima da trentaduemila a diecimila e poi fino a soli trecento uomini, attraverso la famosa eliminazione avvenuta in base a come gli uomini bevevano l’acqua (Giudici 7:4-7). Dio stava chiaramente cercando di dimostrare qualcosa: se Gedeone avesse sconfitto i centoventimila Madianiti con soli trecento uomini, Israele e il mondo intero avrebbero dovuto necessariamente attribuirlo a un miracolo di Dio.

Il resto è storia: Israele sconfisse i Madianiti e Dio mostrò la Sua potenza e protezione divina confondendo i nemici di Israele, che si uccisero a vicenda. Il risultato finale fu che Israele venne benedetto con quarant’anni di pace (Giudici 8:28).

Arriviamo a oggi

Oggi vediamo uno scenario simile svilupparsi in Israele. Ancora una volta, il popolo ebreo sta ritornando alla Terra Promessa ed è circondato da un gran numero di nemici. Ancora una volta, Dio vuole che Israele confidi nella Sua protezione e non nella sua potenza militare. Cosa difficile per Israele, poiché, appunto, sono circondati da nemici. Il Signore ha permesso a centinaia di milioni di Musulmani, che sono discendenti degli adoratori di Baal,1 di crescere e moltiplicarsi tutto intorno a Israele. E ancora una volta Dio sta preparandosi per dimostrare la Propria potenza. Egli desidera che Israele si fidi totalmente della Sua Parola e non della propria forza; e vuole che il mondo veda il Suo popolo ritornare in forze ed essere benedetto.

Farò conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non lascerò più profanare il mio nome santo; le nazioni conosceranno che io sono il Signore, il Santo in Israele. (Ezechiele 39:7)

In che modo il Signore raggiungerà quest’obiettivo? La Bibbia dice che possiamo guardare alle cose passate per sapere cosa ci aspetta nel futuro:

Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole. (Ecclesiaste 1:9)

E così come Dio fece sì che i Madianiti si uccidessero gli uni gli altri, il Signore di nuovo impiegherà la stessa tecnica in futuro contro i nemici che attaccheranno Israele:

Io chiamerò contro di [Gog] la spada su tutti i miei monti, dice Dio, il Signore; la spada d’ognuno si volgerà contro il proprio fratello. (Ezechiele 38:21)

In un futuro non troppo lontano, quest’era, l’età della Chiesa, terminerà col Rapimento e Dio eleverà di nuovo Israele a una posizione di primaria importanza in questo mondo. Inoltre, il Signore si rivelerà esplicitamente a tutti i popoli della terra e una nuova era inizierà, con Israele avente di nuovo il suo posto di nazione prescelta che gli spetta per promessa divina.

Perciò, così parla Dio, il Signore: Ora io farò tornare Giacobbe dalla deportazione e avrò pietà di tutta la casa d’Israele, e sarò geloso del mio santo nome. […] quando li ricondurrò dai popoli e li raccoglierò dai paesi del loro nemici, e mi santificherò in loro davanti a molte nazioni (Ezechiele 39:25,27)

La Bibbia dice chiaramente che mai il Signore ha revocato le promesse fatte a Israele (Romani 11:28-29). Perciò ancora vale questo principio:

Pregate per la pace di Gerusalemme! Quelli che ti amano vivranno tranquilli. (Salmi 122:6)

Intanto, che fare?

L’età della Chiesa finirà senza preavviso e coglierà tutti i non credenti di sorpresa. Intanto, però, noi che apparteniamo alla Chiesa del Signore, come dovremmo vivere?

La Bibbia dice che dovremmo farlo guardando alla certezza del nostro destino in Cristo, piuttosto che preoccupati delle cose temporali, materiali:

Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. (Colossesi 3:2-3)

Dovremmo aspirare a maturare nella nostra conoscenza e comprensione della Bibbia:

Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male. (Ebrei 5:13-14)

Dovremmo pregare e ringraziare quotidianamente:

Siate sempre gioiosi; non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. (1 Tessalonicesi 5:16-18)

Dovremmo chiedere al Signore di avere sempre la possibilità di vivere la nostra fede in libertà e di poter predicare il Vangelo:

Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. (1 Timoteo 2:1-5) Pregate nello stesso tempo anche per noi, affinché Dio ci apra una porta per la parola, perché possiamo annunziare il mistero di Cristo, a motivo del quale mi trovo prigioniero (Colossesi 4:3)

e di avere la franchezza e il desiderio di predicare il Vangelo in ogni occasione:

Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua Parola in tutta franchezza (Atti 4:29) Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. (2 Timoteo 4:2)

Dovremmo lodare il Signore sempre, in ogni circostanza:

A voce alta celebrerò il Signore, lo loderò in mezzo all’assemblea. (Salmi 109:30)

Dovremmo aspirare a vivere umilmente, pregando per saggezza, sapendo che se non fosse per la grazia di Dio, anche noi saremmo privi della conoscenza della verità e della comprensione della Parola di Dio:

Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore (Efesini 4:1-2)

E dovremmo desiderare di essere in grado di agire in saggezza e intelligenza, sebbene con grazia e mansuetudine:

Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, ricuperando il tempo. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno. (Colossesi 4:5-6) Ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo la coscienza pulita; affinché quando sparlano di voi, rimangano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. (1 Pietro 3:15-16)

Che il Signore ci usi!

[alert type=””]Tradotto liberamente (e integrato) dall’edizione di Aprile di Compass International eNews. [/alert]


  1. Baal era il dio Luna e ancora oggi il simbolo dell’Islam è una luna crescente. http://www.letusreason.org/islam6.htm