Sono nato e cresciuto a Napoli, in un contesto moderatamente cattolico. Crescendo, ho sviluppato un profondo apprezzamento per la matematica e le scienze, che mi ha portato naturalmente a studiare informatica all’università. La mia formazione scientifica non è mai stata un ostacolo significativo alla fede; anzi, ricordo di essere stato fermamente convinto di vedere chiare prove di progettazione intenzionale nella creazione stessa.
Il mio cammino verso la fede ha preso una svolta decisiva durante gli anni trascorsi nel Regno Unito, dove alla fine ho maturato la mia fede in Cristo. Sebbene l’apologetica sia diventata centrale nella mia fede subito dopo la conversione, non è stata l’apologetica ad attrarmi inizialmente al cristianesimo. Piuttosto, la predicazione del Vangelo si è intersecata con una più ampia esplorazione storica che avevo intrapreso. Questo viaggio storico aveva smascherato numerose falsità sulla storia del mio paese d’origine e rivelato inquietanti modelli di spiritualità oscura alla base di molti degli episodi più bui dell’umanità. È stato in questo contesto che la chiarezza e la speranza del messaggio evangelico hanno avuto un profondo impatto.
Tuttavia, conciliare la ricerca intellettuale con la fede cristiana mi è sempre sembrato importante e plausibile. Se Dio ha davvero creato ogni cosa, era ragionevole aspettarsi che ragione e logica non solo avessero senso all’interno di una visione biblica del mondo, ma la illuminassero ulteriormente.