Negli ultimi 200 anni gli anticristiani hanno fatto ricorso a una bugia tremenda (agendo in modo coerente con la loro concezione del mondo):1 che la Chiesa cristiana primitiva e medievale insegnava che la terra fosse piatta.2

Uno degli esempi più recenti viene probabilmente dall’ex presidente degli stati uniti d’America, Barack Hussein Obama:

“Lasciate che vi dica una cosa. Se alcune di queste persone fossero state lì quando Colombo si imbarcò [risate], sarebbero stati membri fondatori della Flat Earth Society [risate]. Non avrebbero creduto che il mondo fosse tondo [applausi]. Abbiamo sentito queste persone in passato.”3

Dal momento che Obama supporta anche l’infanticidio e il “matrimonio gay”,4 che sono chiaramente contrari all’insegnamento biblico, dovrebbe forse sorprenderci che ripeta una delle favole anticristiane più comuni?

Cosa insegnava realmente la chiesa primitiva?

Lo storico Jeffrey Burton Russell (1934 — ) ha confutato del tutto il mito della terra piatta nel suo studio di oltre venti anni fa, Inventing the Flat Earth.5

Il famoso evoluzionista Stephen Jay Gould (1941 — 2002) ha favorevolmente recensito questo capolavoro:

“Non c’è mai stato un periodo buio della “terra piatta” tra gli studiosi (a prescindere da come il pubblico in generale abbia potuto concettualizzare il nostro pianeta sia allora che adesso). La conoscenza greca della sfericità della terra non è mai scomparsa e tutti i grandi studiosi medievali accettarono la rotondità della terra come un principio consolidato della cosmologia.”6

Russell ha dimostrato che credere che la terra fosse piatta era cosa estremamente rara all’interno della Chiesa. I due principali sostenitori della terra piatta erano delle figure oscure: Lattànzio (240 — 320) e Còsma Indicopleuste (VI secolo, il cognome significa “navigatore indiano“). Tuttavia, essi furono enormemente oscurati da decine di migliaia di teologi, poeti, artisti, scienziati e governanti Cristiani che sostenevano inequivocabilmente che la terra fosse tonda. Russell documenta del sostegno della sfericità della terra da parte di numerosi studiosi della chiesa medievale, come il frate Roger Bacon (1220 — 1292), inventore degli occhiali; i grandi scienziati medievali Jean Buridan (1301 — 1358) e Nicolas de Oresme (1320 — 1382); Il monaco Giovanni di Sacrobosco (1195 — 1256), che scrisse il trattato De sphaera mundi.

Uno dei sostenitori più noti di una terra a forma di globo fu il monaco, teologo e storico inglese Bèda, il Venerabile (673 — 735), che diffuse l’oggi comune sistema di datazione avanti/dopo Cristo. È meno noto che Bèda fu anche un astronomo leader ai suoi tempi.7

Nel suo libro De temporum ratione calcola, tra le altre cose, che la creazione del mondo è avvenuta nel 3952 a.C., dimostra come calcolare la data di Pasqua, e insegna che la terra è tonda. In base a ciò, dimostra perché la lunghezza dei giorni e delle notti cambia con le stagioni e come le maree sono influenzate dalla luna. Bèda fu il primo ad avere questa intuizione, mentre Galileo, secoli dopo, avrebbe errato nel cercare di spiegare le maree.8

Ecco cosa Bèda ebbe da dire sulla forma della terra («come una palla» non «come uno scudo»):

“Noi diciamo che la terra è un globo, non come se la forma di una sfera fosse espressa nella diversità delle pianure e delle montagne, ma perché, se tutte le cose sono incluse nel contorno, la circonferenza della terra rappresenterà la figura di un globo perfetto. Perché è realmente un orbe collocato al centro dell’universo; nella sua larghezza è come un cerchio, e non circolare come uno scudo ma piuttosto come una palla, e si estende dal suo centro con perfetta rotondità su tutti i lati”.

Quanto al teologo e filosofo medievale Tommaso d’Aquino (1225 — 1274), scrisse nel suo più grande lavoro Summa Theologica:

“Che la terra è rotonda viene dimostrato dall’astronomo mediante princìpi matematici, cioè mediante la figura delle eclissi, o altre cose del genere; invece dal fisico è dimostrato per mezzo di princìpi fisici, cioè mediante il moto dei gravi verso il centro, o altri fatti del genere.”9

Gli orbe dei re medievali

Già nel V secolo i re medievali europei portavano un simbolo chiamato globus cruciger come simbolo cristiano del potere reale. L’orbe, di solito una sfera d’oro, rappresentava la terra: è chiaro da questo che nessuno credeva che la terra fosse piatta, ma sapevano tutti fosse sferica. Questo orbe era sormontato da una croce per simboleggiare la dominazione di Cristo sulla terra, ed era portato dal sovrano per indicare di aver ricevuto il mandato divino per il governo delle sue terre. Si nota spesso che la croce era rappresentata come molto più grande della terra, questo perché nel medioevo la scala di proporzione non veniva usata per raffigurare l’effettiva dimensione fisica degli oggetti, ma piuttosto la loro importanza. Ci sono anche molte immagini che ritraggono Cristo stesso in possesso dell’orbe, il classico tema del Salvator Mundi (Salvatore del Mondo).

I marinai

Un esempio di disinformazione nel sistema di «istruzione» lo si trova in uno dei libri di testo del XX secolo a cura di Thomas Bailey. Molte delle sue edizioni affermavano: “I marinai superstiziosi [dell’equipaggio di Cristoforo Colombo] … diventavano sempre più silenziosi … perché temevano di finire oltre il ‘bordo’ del mondo”.

Tuttavia, i marinai erano ben consapevoli della forma della terra. Leggenda vuole che la gente abbia capito che la terra fosse rotonda perché vedevano le navi che lentamente scomparivano sotto l’orizzonte. Tuttavia, prima dei telescopi, era più probabile l’opposto, ovvero che i marinai che tornavano a terra vedevano le alte montagne prima delle pianure. Se la terra fosse stata piatta, avrebbero visto tutto allo stesso momento.

Inoltre, i marinai dell’emisfero settentrionale attraversarono l’equatore ben prima della venuta Cristo, e riferirono che nel Sud il sole brillava dal nord. Sapevano anche come misurare la loro latitudine dall’angolo del sole a mezzogiorno, il che funziona solo se la terra è sferica.

Perché Cristoforo Colombo trovò opposizione?

Quanto sopra dimostra che Colombo (1451 — 1506) non fu mai contrastato da presunti credenti nella terra piatta, semplicemente perché non ce n’erano, né nella Chiesa né altrove. Quindi quale fu il vero problema?

Colombo stava cercando di raggiungere l’India dal mare facendo il giro più lungo intorno alla Terra. Ma per farlo, le sue navi dovevano portare provviste sufficienti per la durata del viaggio. Colombo aveva appreso che l’astronomo persiano Alfraganus del IX secolo aveva stimato che ogni grado di latitudine corrispondeva a 56 miglia e due terzi. Colombo, tuttavia, pensava che Alfraganus intendesse miglia romane (1.480 m), mentre in realtà usava il miglio arabo (1.830 m), così concluse che la circonferenza della terra fosse solo circa tre quarti della sua effettiva lunghezza di circa 40.000 km (25.000 miglia). Colombo sottovalutò notevolmente anche la distanza tra il Giappone e le isole Canarie, pensando fosse solo 3.000 miglia italiane (3.700 km), mentre la distanza in mare è più di 19.600 chilometri.

Pertanto, era la dimensione della terra, non la forma, ad essere in discussione. I suoi critici sostenevano che le navi del suo tempo (1492) non avrebbero potuto portare acqua e cibo sufficienti per un viaggio così enorme, e avevano ragione! Colombo fu fortunato che sul suo percorso si trovava un continente enorme, del quale non sapeva nulla nonostante le precedenti scoperte per mano dei Vichinghi secoli prima. Era infatti convinto che fosse effettivamente sbarcato nelle Indie orientali, così come era conosciuto all’epoca il subcontinente indiano. I risultati del suo errore persistono oggi nel nome comune dei nativi americani, “indiani”, una traduzione del termine spagnolo indios.

L’invenzione della Terra Piatta

Quanto sopra sono i fatti riguardo Cristoforo Colombo. Il mito di Colombo e la terra piatta, così tanto ripetuto a pappagallo, non ha fondamento nella storia ma nei racconti di Washington Irving (1783 — 1859), Storia Della Vita E Dei Viaggi Di Cristoforo Colombo (1828). Irving fu probabilmente il primo vero autentico scrittore americano da best-seller, ma egli stesso ammise di essere “incline all’immaginazione”. E il mito della terra piatta fu certamente frutto della sua immaginazione.

Grazie al fatto che Irving raggiunse tantissimi lettori, questo mito entrò nella quotidianità pubblica, e questo fu già abbastanza un problema; ma le cose andarono peggio quando il mito iniziò ad assumere un carattere di veridicità ed erudizione, e venne pertanto utilizzato come arma contro il cristianesimo. I principali propagandisti di questa causa erano i famosi bigotti anticristiani del XIX secolo, John William Draper (1811—1882) e Andrew Dickson White (1832 — 1918). Draper, un grande chimico e fotografo, primo presidente della American Chemical Society, ma infimo come storico, scrisse La storia del conflitto fra la religione e la scienza (1874) come una polemica scarsamente informata contro la Chiesa. White era un ex episcopaliano scontento e il fondatore della Cornell University, la prima università esplicitamente laica degli Stati Uniti. Pubblicò, inoltre, un lavoro in due volumi, Storia della lotta della scienza con la teologia nella cristianità (1896).

Entrambi gli autori si affidarono maggiormente all’opera di Còsma Indicopleuste, raffigurando il suo insegnamento sulla terra piatta come il tipico insegnamento della chiesa piuttosto che come la posizione minoritaria ed estrema che realmente era. Draper e White sono i più responsabili per la screditata ”tesi del conflitto” tra cristianesimo e scienza, in opposizione alla storia vera; cioè, che la concezione cristiana del mondo fu invece la causa scatenante della scienza moderna, che invece “abortì” in altri luoghi come l’antica Grecia e la Cina.10

Colin Archibald Russell (1928 — 2013), professore emerito di Storia della Scienza e della Tecnologia presso l’Open University, scrive:

“Draper si prende una tale libertà con la storia, perpetuando leggende come fatti, che è oggi giustamente ignorato in studi storici seri. Lo stesso è quasi altrettanto vero per White, sebbene l’ammontare prolifico delle sue note a piè di pagina possa dare una impressione fuorviante di meticolosa erudizione”.11

Sia J. B. Russell, sia Gould sostengono che Draper e White avessero come fine quello di screditare i cristiani che avevano opposto le allora novelle teorie di Darwin tacciandoli come “terrapiattisti”. Oggi non molto è cambiato in questo senso.

Il presidente della Flat Earth Society è un evoluzionista

Benché quasi nessuno nella Chiesa abbia mai creduto al mito della terra piatta, “incredibilmente, alcune persone ancora ci credono“, ha scritto Natalie Wolchover in Live Science lo scorso anno:

“La Flat Earth Society è un’organizzazione attiva e attualmente guidata da Daniel Shenton. Anche se Shenton crede nell’evoluzione e nel riscaldamento globale, lui e le sue centinaia, se non migliaia di seguaci in tutto il mondo credono anche che la Terra è un disco dal quale si può cadere”.12

Quindi, la prossima volta che un evoluzionista vi accusa di credere che la terra è piatta, fategli notare che uno dei principali sostenitori di quest’assurdità è uno dei suoi “colleghi”!

Eclissi lunare: antica prova che la terra è tonda

Gli antichi greci, ben prima della venuta di Cristo, avevano già capito che la terra fosse un globo, osservando le eclissi lunari. Si resero conto come, in quei momenti, la terra fosse tra la luna e il sole, proiettando sempre un’ombra circolare, indipendentemente dalla direzione, il che dimostra che si tratta di un globo. Ad esempio, il famoso filosofo Aristotele (384 — 322 a.C. ) dichiarò:

“O allora la terra è sferica o è almeno naturalmente sferica. Ed è giusto chiamare le cose così come la natura intenda che siano, piuttosto che come ciò che è contrario alla natura. La prova dei sensi lo conferma ulteriormente. Come altrimenti potrebbero le eclissi mostrare segmenti della forma che vediamo? Così come è, le forme che la luna ci mostra ogni mese sono di vario genere: rette, gibbose, concave; ma nelle eclissi la contornatura è sempre curva: e poiché è l’interposizione della terra che causa l’eclissi, la forma di questa linea deve essere causata dalla forma della superficie terrestre, che è dunque sferica”. 13

Ciò concorda con la Bibbia: Isaia 40:22 ci dice che Dio “è assiso sulla volta della terra”. La parola ebraica per “volta”, חוּג (khûg), implica “a forma di palla”, proprio come Bèda insegnò circa 1400 anni dopo Isaia. 14

Sommario

  • La quasi totalità degli studiosi della chiesa primitiva e medievale che commentarono la forma della terra affermò chiaramente che era tonda.
  • I governanti medievali europei usavano una sfera d’oro, o un orbe, chiamato globus cruciger per rappresentare la terra sotto il dominio di Cristo.
  • Gli avversari di Columbus non contestarono mai la forma della terra, ma solo la sua dimensione; e avevano ragione!
  • Il mito della terra piatta cominciò con un racconto fittizio di Colombo nel XIX secolo ad opera di Washington Irving. Fu poi aggressivamente trasformata da Draper e White in un’influente polemica anticristiana.
  • Ironia: il presidente della Flat Earth Society è oggi un’evoluzionista.

Liberalmente tradotto da The Flat Earth Myth, di Jonathan Sarfati, Creation Ministries International.

  1. Sarfati, J., Evolutionist: it’s OK to deceive students to believe evolution, http://creation.com/deceive, 24 September 2008. 
  2. Molti esempi riportati in: Bergman, J., The flat-earth myth and creationism, J. Creation 22(2):114–120, 2008; http://creation.com/flat. 
  3. Obama, B.H., Speech on energy at Prince George’s County Community College, Largo, MD, 15 March 2012. 
  4. Muehlenberg, B., The Obamanator and the Decline of the West, billmuehlenberg.com, 12 May 2012; Sarfati, J., Gay ‘marriage’ and the consistent outcome of Genesis compromise, http://creation.com/gay, June 2012. 
  5. Russell, J.B., Inventing the Flat Earth: Columbus & Modern Historians, Praeger, 1991. 
  6. Gould, S.J., The Late Birth of a Flat Earth, in: Dinosaur in a Haystack: Reflections in Natural History, 1st paperback ed., pp. 38–50, New York: Three Rivers Press, NY,1997. 
  7. Henderson, T., World-famous astronomers celebrate the Venerable Bede, The Journal, journallive.co.uk, 13 February 2009. 
  8. La questione “Galileo” è un altro mito anticristiano di ‘religione contro scienza’, anche se difatti si trattò di “scienza contro scienza”. Vedere Sarfati, J., Galileo Quadricentennial: Myth vs fact, Creation 31(3):49–51; http://creation.com/galileo-quadricentennial. 
  9. Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, Prima sezione della Seconda Parte, Questione 54: La distinzione degli abiti, Articolo 2, Risposta all’obiezione 2 — In questa citazione l’autore usa, nell’originale, la parola latina rotunda per dire, appunto, rotonda. Tuttavia in altre parti dell’opera (ad esempio, Prima Parte, Questione 67), egli usa la parola latina hemisphaerium (cioè, emisfero), non lasciando più alcun dubbio che sapesse bene che la terra fosse tonda nel senso di sferica, e non nel senso di circolare. 
  10. I riferimenti sono disponibili in altri articoli di Jonathan Sarfati, come Why does science work at all? Creation 31(3):12–14, 2009; http://creation.com/whyscience; e The biblical roots of modern science, Creation 32(4):32–36, 2010; http://creation.com/roots. Speriamo in futuro di poter presentare una traduzione di questi articoli. 
  11. Russell, C.A., “The Conflict of Science and Religion”, in: Encyclopedia of the History of Science and Religion, p. 15, New York 2000. 
  12. Wolchover, N., Ingenious ‘Flat Earth’ Theory Revealed In Old Map, Live Science, 23 June 2011. 
  13. Works of Aristotle vol. I: p. 389. 
  14. [nda: Molti ateopati hanno attaccato sia Isaia che Bèda perché la terra non è una sfera perfetta, anche se lo stesso Bèda capì che ci sono irregolarità nella terra “simili a una patata”, come le montagne e le trincee del mare profondo. Ma si rese conto che, anche con questa minima deviazione dalla sfericità, era ragionevole chiamare la terra una sfera. Inoltre, molto tempo dopo Bèda, fu previsto e poi scoperto che la terra è un sferoide appiattito ai poli. In realtà, “sfera” è una buona approssimazione per la forma della terra, non un errore. La maggior parte degli astronomi oggi non hanno problemi a chiamare la terra “globo” o “sfera”, sapendo bene che si tratta di un’approssimazione. Tanto più ciò è permesso alla Bibbia. Sir Isaac Newton , un creazionista , fu colui che predisse per primo la schiacciatura ai poli a seguito della rotazione della terra. Semplice aritmetica dimostra quanto vuota e disperata sia difatti questa obiezione. Il raggio equatoriale della terra è di 6.378,1 km, mentre il suo raggio polare è di 6.356,8 km. Il punto più profondo dell’oceano è 10.916 km di profondità. Meno dello 0.2% di deviazione dalla sfericità. Avete mai visto una patata, o anche una palla di gomma, così sferiche? Inoltre, lo schiacciamento ai poli, dato che la differenza tra i raggi polari ed equatoriali è di soli 21,3 km, conta solo per uno 0,3% di deviazione da una sfera. Se usassimo tale approssimazione per alcune palle da gioco ci vorrebbe un occhio davvero acuto per notare quella che sarebbe una deviazione dalla sfericità di appena qualche frazione di millimetro.]