Per Grazia è un ministero cristiano che non aderisce ad alcuna particolare denominazione. Rivolgiamo particolare attenzione a studi biblici, teologia e apologetica.

Statuto in breve

Per coloro che hanno familiarità con i tecnicismi, il nostro credo può essere così riassunto: aderiamo ai principi riassunti dai cinque sola della riforma;1 siamo trinitari; il nostro sistema teologico è dispensazionalista classico, con conseguente escatologia premillenialista con rapimento pre-tribolazione. La nostra posizione soteriologica è in linea con la teologia della grazia gratuita.2

Dio

  1. Affermiamo che esiste un unico Dio (Isaia 43:10; 44:6), creatore di tutte le cose (Genesi 1:1; Neemia 9:6; Colossesi 1:16-17; Giovanni 1:1-3);
  2. Affermiamo che Dio esiste eternamente nelle tre persone a noi rivelate come Padre, Figlio e Spirito Santo (Matteo 28:19), che condividono l’unica essenza divina (Giovanni 1:1; 2 Corinzi 3:16-18);
  3. Affermiamo che la pluralità unitaria del Dio vivente — oggi conosciuta come Trinità — è evidente nelle scritture dall’inizio (Genesi 1:1, 26) alla fine (Apocalisse 22:6,16);

Le Scritture

  1. Affermiamo che il canone biblico è formato da sessantasei libri, i quali sono la parola ispirata del Dio vivente, infallibile e senza errore negli scritti originali;
  2. Affermiamo che la Bibbia è stata scritta per mezzo dell’ispirazione dello Spirito Santo, dato dal Signore ai suoi servi nel corso dei secoli (2 Pietro 1:20-21; 2 Timoteo 3:16-17);
  3. Affermiamo che la Bibbia ha autorità assoluta su questioni spirituali, morali e pratiche (2 Timoteo 3:16);
  4. Affermiamo che Dio ha scritto la Bibbia per essere compresa da chiunque, pertanto affermiamo un metodo di interpretazione naturale, ovvero contestuale, letterale, storico, grammaticale;

Creazione

  1. Affermiamo che il libro della Genesi insegni senza ambiguità che la creazione dell’universo e della terra avvenne in sei giorni letterali (Genesi 1);
  2. Affermiamo che il libro della Genesi descriva una terra e un universo giovani ;
  3. Affermiamo che il creato era inizialmente “molto buono” (Genesi 1:31) e dunque privo di morte, sofferenza, dolore e quant’altro ci possa essere di negativo;
  4. Affermiamo che il l creato è stato poi maledetto a causa del peccato dell’uomo (Genesi 3), al quale tutto era stato sottoposto (Genesi 1:28);
  5. Affermiamo che tutti gli esseri umani mai esistiti sono discesi unicamente da Adamo ed Eva (Genesi 3:20);

Peccato

  1. Affermiamo che tutta l’umanità eredita una natura decaduta e peccatrice (Romani 3:10-12; 3:23);
  2. Afferiamo che ogni essere umano ha un cuore irrimediabilmente malato (Geremia 17:9), a causa del peccato originale (Genesi 3; 5:3);
  3. Affermiamo che tutta l’umanità vive in un ambiente decaduto e corrotto esso stesso (Romani 8:20-23);
  4. Affermiamo che ogni discendente di Adamo, in quanto liberamente capace di agire moralmente, pecca (Romani 3:23);
  5. Afferiamo che ogni essere umano muore a causa del peccato (Romani 6:23);
  6. Affermiamo che ogni peccatore che non trova salvezza risorgerà (Atti 24:15), verrà giudicato (Romani 2:16), e verrà condannato alla punizione eterna (Isaia 66:24; Daniele 12:2; Matteo 25:41,46), cioè alla “morte seconda” (Apocalisse 21:8).

Redentore

  1. Affermiamo che Dio promise un Redentore nello stesso momento in cui pronunciò la maledizione a seguito del peccato di Adamo ed Eva (Genesi 3:15);
  2. Affermiamo che tale redentore è il Signore Gesù Cristo, secondo le Scritture (es.: Isaia 9:5; 53; Michea 5:1)
  3. Affermiamo che il Redentore Gesù Cristo ha due nature distinte, ma complete ognuna (unione ipostatica): umana (1 Timoteo 2:5-6) e divina (1 Giovanni 5:20)
  4. Affermiamo che la natura umana del Redentore è necessaria all’opera di riscatto dell’umanità, secondo il principio del “parente prossimo” come redentore (Levitico 25:47-55)
  5. Affermiamo che la natura divina del Redentore è rivelata nel Vecchio come nel Nuovo Testamento (Isaia 9:5; Michea 5:1; Giovanni 1:1; 1 Giovanni 5:20)

Salvezza

  1. Affermiamo che nessuno può guadagnarsi la vita eterna tramite opere buone (Tito 3:5; Isaia 64:6; Romani 11:6);
  2. Affermiamo che la vita eterna (salvezza) è un dono gratuito che Dio offre all’umanità (Efesini 2:8-9);
  3. Affermiamo che tale dono, la grazia, va ricevuto ponendo la propria fede in Gesù in quanto Cristo, figlio di Dio (Efesini 2:8-9; Romani 3:23-24; 10:9; 11:6; Giovanni 3:16-18);
  4. Affermiamo che Gesù Cristo è l’unica via alla riconciliazione con Dio (Giovanni 14:6; Atti 4:12);
  5. Affermiamo che il sacrificio propiziatorio di Cristo è sufficiente per tutti i peccati dell’umanità, passati, presenti e futuri (Ebrei 10:12; 1 Giovanni 2:2), ma efficace solo per coloro che credono (Romani 5:1; Giovanni 3:18; Colossesi 2:13-14);
  6. Affermiamo che Dio desidera la salvezza di tutti (1 Timoteo 2:4);
  7. Affermiamo che la volontà di Dio è che chiunque guardi al Figlio in fede per il perdono dei propri peccati abbia la vita eterna (Giovanni 6:40);
  8. Affermiamo che la salvezza è pertanto disponibile a chiunque la chieda in fede (Luca 11:10-13);
  9. Affermiamo che la salvezza è personale e ognuno è responsabile per il proprio destino (Ezechiele 14:13-14);
  10. Affermiamo che la salvezza può essere ottenuta solo durante questa vita e non vi sono seconde opportunità (Ebrei 9:27);
  11. Affermiamo che la salvezza è garantita da Dio nel momento della nuova nascita (Efesini 1:13-14; 4:30, 2 Corinzi 1:21-22).

Salvezza — Nuova nascita

Quando, dopo esser stati convinti dallo Spirito Santo, si crede al Vangelo di Gesù Cristo, Dio ci concede la Sua grazia: tutti i nostri peccati vengono cancellati e veniamo sigillati con lo Spirito Santo, che fa da caparra e garanzia per le cose che devono venire (Atti 2:38; Efesini 1:13-14; 4:30, 2 Corinzi 1:21-22; Ebrei 10:12). Ciò soddisfa la condizione nuova nascita (o nascita dall’alto o da Dio) (Giovanni 3:3; Giovanni 1:13; Giovanni 3:6-7). In tal modo diventiamo possedimento di Dio (1 Corinzi 6:19-20), al Quale nessuno può portare via nulla (1 Giovanni 4:4; Giovanni 10:28-29; Matteo 16:18), neppure noi stessi (Romani 8:38-39).

Mediazione tra Dio e l’Uomo

  1. Affermiamo che prima del peccato l’uomo non aveva bisogno di mediazione nella sua relazione con Dio (Genesi 3:8);
  2. Affermiamo che dopo la Caduta nel peccato (Genesi 3) si è resa necessaria la mediazione tra Dio e l’uomo;
  3. Affermiamo che la mediazione è implementata diversamente a seconda delle dispensazioni (es. Esodo 20:18-19; Esodo 28);
  4. Affermiamo che una volta compiuta l’opera del Padre (Giovanni 19:30), Gesù Cristo è divenuto l’unico eterno mediatore tra uomo e Dio (1 Timoteo 2:5);
  5. Affermiamo che il ruolo di mediatore di Gesù si fonda sul ruolo del Sommo Sacerdote secondo il modello del tempio che fu dato agli Israeliti; Gesù è ora sommo sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchisedec (Ebrei 4;7);
  6. Rigettiamo ogni tentativo di introdurre mediatori di altra natura (preti, sacerdoti, falsi profeti, madonne, santi morti, etc.).

Battesimo dell’acqua

  1. Affermiamo il battesimo dell’acqua nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Matteo 28:19);
  2. Affermiamo che ogni credente nato di nuovo debba onorare il comandamento del battesimo dell’acqua (Atti 8:12,36-38; 16:31-33; 18:8);
  3. Affermiamo che ogni credente nato di nuovo debba avere libero accesso al battesimo dell’acqua unicamente sulla base della propria fede (Atti 10:47);
  4. Rigettiamo l’idea secondo la quale il battesimo dell’acqua è necessario alla salvezza (1 Corinzi 1:14-17).

Battesimo dello Spirito Santo

  1. Affermiamo che tutti i credenti nati di nuovo sono Battezzati dallo Spirito nel Corpo di Cristo (1 Corinzi 12:13) al momento della nuova nascita, ovvero nel momento in cui credono (Efesini 1:13-14);
  2. Affermiamo che il Battesimo dello Spirito Santo è esclusivamente il processo per mezzo del quale il Signore aggiunge i salvati alla Chiesa (1 Corinzi 12:13);
  3. Affermiamo l’equivalenza delle espressioni “Battesimo dello Spirito”, ”Battesimo nello Spirito”, “Battesimo con lo Spirito”, come indicanti tutte il medesimo evento; pertanto, riteniamo scorretto riferirsi a successive visibili investiture in potenza (es.: parlare in lingue, etc.) dello Spirito come “Battesimo dello Spirito”;
  4. Affermiamo che l’investitura in potenza dello Spirito avveniva anche sotto il vecchio patto (es.: Ezechiele 11:5; 1 Samuele 11:6; Giovanni 11:51; e molti altri); tuttavia ciò non costituiva un Battesimo dello Spirito;
  5. Affermiamo che tale investitura in potenza possa avvenire anche oggi per credenti nati di nuovo, ma ciò non costituisce prova visiva del Battesimo dello Spirito (Atti 4:8; 7:55; 13:52);
  6. Affermiamo che manifestazioni drammatiche dello Spirito come quelle di Atti 2; 8; 10; 19 non costituiscono l’esperienza media di riferimento per il Battesimo dello Spirito, ma sono legate a dei momenti particolari dove battesimo e investitura in potenza coincidono.

Santa cena (Comunione)

  1. Affermiamo che la santa cena fu istituita dal Signore Gesù durante la sua ultima cena pasquale (Matteo 26:26–29; Marco 14:22–25; Luca 22:14–20; 1 Corinzi 11:23–25);
  2. Affermiamo la comunione come atto commemorativo del sacrificio di Cristo sulla croce (Luca 22:19-20);
  3. Affermiamo che durante la comunione si guarda sia al passato sacrificio sia al futuro ritorno del Signore (1 Corinzi 11:26);
  4. Rigettiamo la transustanziazione.

Chiesa e Israele

  1. Affermiamo che esiste una sola vera Chiesa, che è il corpo di Cristo (1 Corinzi 12:27), formato dall’insieme di credenti nati di nuovo tra Pentecoste (Atti 2) e Rapimento (1 Tessalonicesi 4:13-18) a prescindere da denominazione d’appartenenza, luogo di nascita, etc.;
  2. Affermiamo che la Chiesa e Israele sono due entità distinte agli occhi di Dio (1 Corinzi 10:32);
  3. Affermiamo che nella Chiesa non esistono né Giudei né Gentili (Galati 3:28; Efesini 2:15);
  4. Affermiamo che al di fuori della Chiesa la distinzione tra Giudei e Gentili, nata con la chiamata di Abramo (Genesi 12), sussiste ancora;
  5. Affermiamo che Israele sarà per sempre una nazione al cospetto di Dio (Geremia 31:35-36; 33:14-26);
  6. Affermiamo che, dopo il Rapimento della Chiesa, la nazione di Israele avrà di nuovo ruolo centrale nei piani di Dio (Atti 15:13-18), per iniziare il processo che porterà al compimento di tutte le restanti promesse che Egli ha fatto al suo popolo (Romani 11:25-26).

Escatologia

  1. Affermiamo che la Grande Tribolazione ha il duplice scopo di eliminare le nazioni disobbedienti e disciplinare il residuo di Israele che porterà avanti il ruolo di nazione prescelta di Dio (Geremia 30:5-11);
  2. Affermiamo che la Chiesa, non essendo parte né dell’uno né dell’altro gruppo (Galati 3:28), ed essendo purificata una volta e per sempre dal sangue dell’Agnello (Ebrei 10:14; Efesini 5:25-27), non ha, teologicamente, né ruolo né motivo di essere coinvolta nella Grande Tribolazione;
  3. Affermiamo, dunque, che il Rapimento della Chiesa (1 Tessalonicesi 4:13-18) avverrà prima della Grande Tribolazione e dell’Ira di Dio (Apocalisse 3:10);
  4. Affermiamo il ritorno fisico del Signore Gesù sulla Terra per stabilire il Regno Millenario, con Israele nazione prescelta del Signore (Daniele 2:44; Daniele 7:27; Apocalisse 20:1-6);
  5. Affermiamo che la Chiesa regnerà nel Millennio insieme col Signore Gesù, essendo la sua sposa (Apocalisse 5:9-10; Efesini 2:4-7).

  1. Tuttavia non ci allineiamo alla “teologia riformata”, intesa come Calvinismo, Teologia Federale, etc. 
  2. Rigettiamo, dunque, la falsa dicotomia soteriologica Calvinista-Arminiana.